“Essere e tempo”

Il capolavoro di Heidegger ha un suo equivalente nel mondo cattolico…
ed è la Liturgia !!

Questa, attraverso i Sacramenti, è lo strumento con cui nella Chiesa
l'”Essere” si incontra con il “tempo”
in quella dinamica di visibile e invisibile dove la Liturgia è come la porta
attraverso la quale il “mysterion” di Dio irrompe nella vita dell’uomo.
E’ in questa chiave Teologica che vanno visti i vari momenti liturgici se se
ne vuol cogliere la loro interpretazione in profondità.

“Mysterion”, parola usata non a caso, già con Platone fino a Plotino,
acquista un carattere filosofico;
i “mysterion” erano infatti dottrine che conducevano dal mutevole
all’immutabile, dal terrestre al celeste, dall’apparenza al reale…
e già Tertulliano paragona i misteri pagani ai sacramenti.
Come i misteri pagani, infatti,  rendono presenti nelle celebrazioni sacre
il destino e le azioni degli dei,
facendo partecipare coloro che le celebrano alla sorte della divinità, così
nel rito simbolico della celebrazione sacramentale cristiana lo storico e
irripetibile atto salvifico di Cristo viene cultualmente riprodotto e reso
presente..

Ecco allora che si comprende perchè la parola “mistero” viene ad essere
applicata ai riti cristiani:
ed essa indica da ora in poi i Sacramenti;  poichè è attraverso questi  che
il modo del  “mysterion” si rende visibile, percepibile, afferrabile dal
fedele.

Ecco perchè, si diceva, tutto ciò è, in fondo, la versione cattolica di
“Essere e tempo”,
….ovvero di Cristo nella quotidianità.

http://it.youtube.com:80/watch?v=jWI2pauhkSI&feature=related

“Essere e tempo”ultima modifica: 2010-06-05T02:22:14+02:00da allan11
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