Esperienza trascendentale

In questo capitolo intendo porre in relazione quell’esperienza trascendentale, che talvolta affiora attraverso la psicosi, con le esperienze del divino che costituiscono l’origine dell’esistenza di tutte le religioni. Un’esperienza puo essere giudicata non valida in quanto folle o valida in quanto mistica; la distinzione non è facile. L’esperienza psicotica va al di là degli orizzonti del nostro senso comune, ossia … Continua a leggere

Transfert uguale Amore

Oltre all’indubbia fragilità sulla quale si basano i presupposti antropologici di “Totem e tabù” gia smentiti da Lévi-Strauss, anche Ricoeur fa notare come non necessariamente la ripetizione simbolica del parricidio nel banchetto tetemitico, che ha per fine la ri-conciliazione tra fratelli debba essere necessariamente dovuta al perpetuo rinnovarsi del parricidio e non a una semplice “conciliazione d’amore”.  “Più tardi Freud … Continua a leggere

Essere-per-l’Amore

Nasce nel 1942 l’opera principale e più originale di Ludwig Biswanger: “Forme fondamentali dell’esserci umano”.  L’orizzonte ontologico entro cui si colloca la visione di Biswanger è anche qui quella heideggeriana dell’essere-nel-mondo. Ma è in quest’opera che Binswanger “scopre” quella forma duale dell’amore. quella nuova struttura dell’esser-ci con cui egli arricchisce e supera la fredda visione heideggeriana della presenza umana. L’essere-con … Continua a leggere

Simbolo

“…oggi si sta comprendendo una cosa di cui il XIX secolo non poteva avere nemmeno un presentimento, ovvero che il simbolo, il mito, l’immagine appartengono alla sostanza della vita spirituale, che è possibile mascherarli, mutilarli, degradarli, ma che non li si estirperà mai… Le immagini, i simboli, i miti, non sono creazioni irresponsabili della psiche, essi rispondono a una necessità … Continua a leggere

Individuazione

“Alla ricerca dei nostri antenat,  un percorso: l’Alchimia”…di Jalea Di Stefano (Bologna) “Ciò che turba ed agita l’uomo – dice Epitteto – non sono tanto le cose quanto le opinioni e le sue fantasie intorno alle cose”    La psicoanalisi, nel nostro secolo, ha rivalutato un certo numero di termini quali simbolo, mito, immagine, termini che sebbene importanti movimenti culturali … Continua a leggere

Arché & Telos

La ripetizione filosofica del freudismo si conclude in una filosofia della riflessione ? E’ sufficente per comprendere il freudismo, collegarlo a questa filosofia della riflessione tramite il concetto mediano di archeologia ? Il secondo interrogativo è la chiave del primo: sembra a me che il concetto di archeologia del soggetto resti ancora estremamente astratto, fino a quando non lo si … Continua a leggere

Se li conosci li eviti

Retorica “Eh via ! Senta; io odio la retorica, vecchia bugiarda fanfarona, civetta con gli occhiali.  La retorica, sicuro, ha foggiato questa bella frase con tanto di petto in fuori: “Ho la mia coscienza e mi basta”.  Già!  Cicerone prima aveva detto: Mea mihi coscientia pluris est quam hominum sermo. Cicerone però, diciamo la verità, eloquenza, eloquenza, ma… Dio ne … Continua a leggere

Se li conosci li eviti… 2°

Povero Nietzsche…… …portabandiera dei plebei. Certo, Dio, non avrebbe potuto inventare un castigo peggiore !!! Pensate, se può vedere, come gli girano i maroni essere osannato dalla plebe “egualitaria” Che gran burlone che è Dio!!!  8o))) Oooo, omarini morali… …mi fareste gentilmente un’elenco dei sacrifici che avete fatto per superare voi stessi o per raggiungere qualsiasi altra virtù O credete … Continua a leggere

Il nuovo fascismo “politically correct”

“Il fascismo, oggi, non ha bisogno di manganelli, ma è in grado di farti credere quello che vuole che tu creda”  Questa relativamente vecchia e giusta osservazione diventa sempre più attuale quando si osserva lo sviluppo del cosiddetto “political correct” che nella sua apparente bonomia nasconde un pensiero POTENTEMENTE IRRAZIONALE e finalizzato unicamente alla conquista del POTERE come il più … Continua a leggere

Rinascimento & Natura

“Come una realtà che aveva le proprie leggi, forse sovraumane ma naturali, il Rinascimento del XVI secolo ha rotto; e l’Umanesimo del Rinascimento non è stato un ingrandimento ma una diminuzione dell’uomo, perchè l’uomo ha smesso di elevarsi fino alla natura ed ha piuttosto riportato la nature alla propria altezza e l’esclusiva considerazione dell’umano ha fatto perdere il Naturale” “Mi … Continua a leggere