Inconscio affettivo e inconscio cognitivo

Il pensiero del soggetto è diretto da stutture di cui ignora l’esistenza e che pure determinano non solo ciò che è capace o incapace di “fare”, ma anche ciò che egli è “obbligato” a fare.   Tra la psicoanalisi e la cosiddetta psicologia accademica un tempo non correva buon sangue.  Si ignoravano reciprocamente.   Furono per primi i rappresentanti della psicologia scientifica, che hanno … Continua a leggere

Psicologia e Religione Cattolica

Il disturbo della sfera individuale non è un fenomeno primario, bensì secondario. La coscienza ha perduto il suo significato e la sua speranza” “Sia la Teoria Freudiana che quella Adleriana – prosegue Jung – vanno disapprovate non in quanto psicologie degli istinti ma in quanto unilaterali. E’ psicologia senza psiche che conviene a chi crede di non avere aspirazioni o necessità … Continua a leggere

Transfert uguale Amore

Oltre all’indubbia fragilità sulla quale si basano i presupposti antropologici di “Totem e tabù” gia smentiti da Lévi-Strauss, anche Ricoeur fa notare come non necessariamente la ripetizione simbolica del parricidio nel banchetto tetemitico, che ha per fine la ri-conciliazione tra fratelli debba essere necessariamente dovuta al perpetuo rinnovarsi del parricidio e non a una semplice “conciliazione d’amore”.  “Più tardi Freud … Continua a leggere

Simbolo

“…oggi si sta comprendendo una cosa di cui il XIX secolo non poteva avere nemmeno un presentimento, ovvero che il simbolo, il mito, l’immagine appartengono alla sostanza della vita spirituale, che è possibile mascherarli, mutilarli, degradarli, ma che non li si estirperà mai… Le immagini, i simboli, i miti, non sono creazioni irresponsabili della psiche, essi rispondono a una necessità … Continua a leggere

Individuazione

“Alla ricerca dei nostri antenat,  un percorso: l’Alchimia”…di Jalea Di Stefano (Bologna) “Ciò che turba ed agita l’uomo – dice Epitteto – non sono tanto le cose quanto le opinioni e le sue fantasie intorno alle cose”    La psicoanalisi, nel nostro secolo, ha rivalutato un certo numero di termini quali simbolo, mito, immagine, termini che sebbene importanti movimenti culturali … Continua a leggere

Ateismo & Religione a confronto

Gli atei dicono che Dio è ingiusto perchè permette l’esistenza e il prosperare dell’ingiustizia. Peggio ancora, Dio è complice dell’ingiustizia. Notare che l’ateo, , come un fedele, vuole che Dio sia grande.  Un Dio dai poteri limitati non è Dio; Dio deve essere onnipotente per garantire che la giustizia trionfi nel mondo. In mancanza dell’onnipotenza divina sopperisce quella umana e … Continua a leggere

La rimozione dell’istinto

“L’istinto, questo fascio di forze, è il vero grande rimosso della cultura moderna e postmoderna.  Lo abbiamo sostituito prima con le ideologie, che non avevano niente di istintivo ma erano dei programmi di potere, e poi con dei sistemi intellettuali in cui, in fondo, il corpo e i suoi istinti non c’erano più. Puro lavorio di una mente disincarnata. Percepiamo … Continua a leggere

Un sogno

Una notte sognai una villa bianca tipo di Le Corbusier abitata da una donna e suo figlio…il padre, per quanto sbirciassi, non si vedeva. Questa villa era circondata da un alto muro e sorgeva su una piana desertica. Tutto intorno sorgevano costruzioni “religiose” indù, missulmane, atzeche…insomma, di tutti i tipi che, VEDEVANO dentro, ma non erano dentro. Questa per me … Continua a leggere

“Fundamentum”

…di Ignazio di Loyola “Homo creatus est (ad unc finem ), ut laudet Deum Dominum nostrum, ei reverentiam exhibeat, eique serviat, et per haec salvet animam suam”    L’uomo presumibilmente conosce solo una piccola parte della sua psiche, così come ha una comprensione assai limitata della fisiologia del suo corpo. I fattori causali che determinano la sua esistenza psichica in … Continua a leggere

Naturalismo & Classicismo

A queste due categorie ritengo si possano far risalire le differenze tra Freud  e Jung. In altri termini ancora, le due visioni dell’uomo possono essere anche viste come “Moderna” quella freudiana e “Antimoderna” quella junghiana, nel diverso richiamo della prima alla riduzione naturalistica (Segno) e la seconda al Bello e alla Perfezione (Simbolo – Individuazione).