La cristianità non ha in sé un nucleo razionale tale da poter assicurarsi
una teologia autosufficiente.
Osserva lo stolto
La Teologia del Nuovo Testamento è un fatto assolutamente nuovo e originale
senza analogati precedenti, quindi, per pensarlo, per elaborarlo, dobbiamo
usare il linguaggio che già disponiamo
Per pensare fatti nuovi ci si serve inizialmente del linguaggio e vocaboli
giudaici
Questo perchè il Nuovo è il compimento dell’Antico
E quindi è logico, inizialmente, usare questo linguaggio
Ma essendo un evento nuovo il linguaggio sarà in parte sufficente e in parte
ne richiederà uno nuovo
Dopo il 70, la distruzione di Gerusalemme, la diaspora, porta al contatto
col mondo greco e la cultura ellenistica
Un linguaggio nuovo che la fede cristiana non vede ostile anche se pagano ,
ma adeguato, adoperabile assumibile per esprimere questa nuova fede e scelse
la teologia (politica e mitica) dei filosofi greci, quella che impegnava la
ragione, quindi quella più critica perchè solo con un linguaggio che pensi
la VERITA può essere offerto il Vangelo come una proposta degna dell’uomo.
Per parlare di un Dio che è Verità non si può prescindere dalla disciplina
deputata a pensare la VERITA’
Punto