Le due paci

Rileggiendo la recensione del libro di Mauro Ceruti ( che, per inciso, è
Senatore DS oltre ad essere citato, ed è questa la ragione che l’ho scoperto
solo ieri, nella Storia della filosofia di G.Reale, nel Volume 14 dedicato
ai “Filosofi italiani contemporanei”, da pag 112 a pag 121)…rileggendo
dicevo questa recensione del suo libro scritto con Giuseppe Fornari (altro
filosofo dell’Università di Bergamo e principale esperto di René Girard
italiano), ho trovato particolarmente interessante la parte finale che
risponde alla perfezione al tema posto ieri da Marco e che riporto nel caso
che a qualcuno fosse sfuggito

“Nessuna politica può fare a meno della vera trascendenza. Il politico deve
fare i conti con la responsabilità nei confronti di coloro che governa,
perciò non gli è possibile porgere l’altra guancia e deve invece adottare il
principio della legittima difesa. Non è sempre facile distinguere tra
aggressione e legittima difesa, ma ciò che importa è che la reazione
all’aggressione altrui non sia dettata dal sentimento di vendetta: «Se io
non imito la violenza del nemico nel mio cuore, spiega Fornari, allora non
cado nella trappola dello scandalo e della violenza, e faccio ricadere
sull’altro la responsabilità della violenza da lui provocata e voluta» (p.
217). La visione metapolitica aperta alla trascendenza vera non impedisce di
riconoscere la necessità ineludibile che la pace umana si fondi su una
qualche violenza. La pace trascendente, quella dell’amore di Dio, è la
rinuncia perfetta alla violenza. Tra le due paci, quella umana e quella
trascendente, c’è opposizione, ma anche una relazione intrinseca
irrinunciabile, determinata dalla situazione intermedia tra la pace del
capro espiatorio e la pace cristiana che rinuncia radicalmente a qualsiasi
vittima. In questo spazio intermedio aperto dal disvelamento del figlio di
Dio noi siamo diventati liberi dal meccanismo della vittima, anche se
dobbiamo ancora imparare il retto uso di questa libertà. Senza l’apertura
alla vera trascendenza, senza questa tensione tra le due paci, l’umanità è
destinata a precipitare nel gorgo di guerre sempre più frequenti e sempre
più violente, dal momento che il sacrificio, una volta disvelato, non
funziona quasi più e quindi non offre più alcuna via d’uscita.”

Ritengo personalmente quindi che l’operato dell’attuale governo si possa
annoverare nella categoria della “legittima difesa” non vedendo come si
possa catalogare nella “vendetta”.
Pretendere di più e oltre, umanamente, darebbe solo adito a reazioni, a
lungo andare, molto pericolose o comunque atte a creare situazioni esplosive
stante l’impreparazione generalizzata ad una cultura AUTENTICA della PACE.
E non quella “pace” ARCAICA sbandierata ai balconi che vive solo del
sacrificio barbaro del Re o di chi ne fa le veci.

Le due paciultima modifica: 2010-06-03T15:37:07+02:00da allan11
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