Teologia della storia

Luca ci insegna che la morte di Gesù non è una morte espiatoria, ma per noi.
Non è un SACRIFICIO ma un MARTIRIO

Sembrerebbe cosa ovvia ma, a parte che è l’unico degli evangelisti a
sottolinearlo, la cosa è di un importanza fondamentale se si guardano i
vangeli con un occhio psicologico profondo e attento poiché è proprio su
questo perno che ruota tutta la certezza della vittoria definitiva sul male
che “è già” e “non ancora”, sebbene si dica più spesso in questo modo del
Regno di Dio

Solo una morte di un essere ASSOLUTAMENTE innocente, che solo così potesse
apparire platealmente, vistosamente il “misterium iniquitatis”, poteva far
fare quel salto di qualità all’Uomo

Forse si tende troppo a guardare questo avvenimento come uno “stanco”
rituale senza coglierne il senso SCIENTIFICO

L’Uomo, quel giorno, è diventato un altro.
Non tutti gli uomini, improvvisamente, ma solo alcuni.
Prima pochissimi, lentissimamente.
Al momento della Sua morte, tra gli astanti, mentre i discepoli restano
inebetiti, comincia a farsi strada.
Prima il ladrone, poi il centurione romano…poi Giuseppe di Arimatea…poi
chissà chi altri.

E da quel giorno non hanno fatto che crescere.
Nemmeno sanno di esserne stati toccati ma, inconsciamente, la percezione di
un bene, anche se lo si rifiuta, se lo si vuol rifiutare, c’è !

Certo lo si nega in tutte le maniere:
Dio è morto… (bella scoperta !!;)
L’Europa sradicata
Ma tanto c’è,…e agisce.
Certo non va sui giornali, non fa notizia, ma c’è.
C’è in ogni bambino che nasce, in ogni vecchio accudito, in ogni aiuto
piccolo o grande dato a chiunque.
C’è.

Pochi si rendono conto di come quel giorno, e non lo dico per Fede ma per
Ragione, Cristo, col suo essere vittima innocente, abbia inoculato nell’Uomo
una categoria mentale che prima non aveva.
Non c’era.
Non esisteva proprio.
Quella della pietà !

Ora vedono !!

E su questo terreno ha germogliato prima il dubbio, poi la nuova pianta
dell’Amore
Una pianta “rampicante” che un giorno ricoprirà tutta la terra
Ma non ora, …un giorno…..
E tutto da un piccolo seme, un microscopico seme gettato quel giorno, nella
distrazione generale,…là….lontano, su un monte dal nome di un teschio
perché anche la morte, da lì in poi, non c’era più !!

http://www.filosofico.net/renegirard2.htm#_ftn3

Teologia della storiaultima modifica: 2010-06-04T01:18:28+02:00da allan11
Reposta per primo quest’articolo