Follia dell’ateismo

Contrariamente a quella che è la credenza popolare si può ben definire
“pazzo” colui che ha perso tutto FUORCHE’ la ragione.

Questo rende ben maggiormente comprensibile l’altrettanto comune diceria, ma
questa volta ben più vicina al vero, di come “genio e follia” convivano
spesso nella stessa persona come ben evidenziato da alcuni autentici “libri”
di psicologia come certi film americani del tipo di “The beautifull man”,
“Rain man”, “L’inquilino del terzo piano” di Polanscky ,per quanto riguarda
la Paranoia, o “Casinò” con DeNiro e la Stone per quanto riguarda le
Psicopatie.

Si affermava quindi la follia dell’ateismo sulla base di considerazioni
psicologiche che oramai del primato della filosofia e/o delle scienze
positivisticamente intese possono restarne assertori convinti solo i più
ottusi materialisti comtiani, tardo feuerbachiani o steineriani, cioè tutti
quei “figli” di Hegel che a vario titolo e zibaldonescamente mischiano
teologia, religione, metafisica, pessima antropologia e chi più ne ha più ne
metta e immanentizzando l’eschaton la spacciano per scienza, nel persistente
“mito del mondo nuovo” incarnato in quell’altro mito metafisico del
“Progresso”

Considerazioni psicologiche, si diceva, che nello strettissimo legame con
quelle antropologiche, decostruiscono le suddette illusioni figlie di
un’incompetenza a priori dell’uomo e della sua “hybris” che ne rende più che
mai urgente la diagnosi e la cura e di cui l’ateismo è il sintomo più
evidente come forma di “razionalizzazione” delle istanze più profonde
dell’essere umano del presente oltre che drammaticamente criminale nei suoi
effetti storici.

Follia dell’ateismoultima modifica: 2010-06-06T02:26:30+02:00da allan11
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