L’abissale incompetenza di Emanuele Severino in materia Teologica ha una
grave ricaduta su una psicoanalisi tanto di moda come quella di Umberto
Galimberti
L’essenza del cristianesimo è il DONO e non il PRODOTTO !!
Alla luce della fede nell’alleanza, il mondo creato non è uno strumento
inerte
rimesso all’arbitrio di Dio o dell’uomo, ma è una espressione della volontà
benevola e gratuitamente salvifica del Signore
In primo luogo, il primato dell’idea di creazione non è giustificabile
storicamente. L’ordine dei testi biblici, con il mito della creazione
all’inizio, non rispecchia la cronologia della loro stesura. Il testo
rivelato ricostruisce a posteriori l’insieme delle vicende che costituiscono
le tappe della storia sacra. Di fatto, però, la narrazione dei capp. 12-50
di Genesi è più antica dei capitoli 1-11 e, soprattutto, dei primi tre.
L’evento fondatore della fede di Israele è l’alleanza con Jhwh, per
iniziativa di questi, a partire da Abramo, tramandata attraverso ricordi di
vita familiare e di clan dei patriarchi ebrei, raccolti e rielaborati in
forma scritta. Successivamente, la riflessione religiosa ha fatto risalire
fino alle origini stesse del mondo il disegno divino di elezione e salvezza.
È questa la chiave di lettura della genesi e non la creazione dal nulla.
Alla luce della fede nell’alleanza, il mondo creato, invece, non è uno
strumento inerte rimesso all’arbitrio di Dio o dell’uomo, ma è una
espressione della volontà benevola e gratuitamente salvifica del Signore
È un dono, non un prodotto; risponde a una logica di amore, piuttosto che di
funzionalità. Il dono non è un oggetto manipolabile in vista di un utile, ma
è denso di significati simbolici, al di là della bruta fattualità, che
svelano il cuore del donatore.
Il dono è inatteso, sorprendente e chiama a una risposta libera, a seconda
del credito che si dà al donatore.
Ecco quindi che quando si passa alla ricaduta sull’uomo di un’esatta
concezione
teologica e non gnostico manichea, si evince che:
“Il seme racchiuso nell’umanità è il divino e non il nulla.”
Come vuole appunto dimostrare il post “Dono & Desiderio”