L’incanto del “disincanto”

I greci, nonostante tutto il loro pensare, restavano sostanzialmente un
popolo di primitivi, coi loro “pharmakòi” ed i loro dei dediti a giochi
erotici e all’arbitrio più assoluto.

Pare che oggi, però, questa struttura mitica, che pareva oramai andata in
rovina, incominci a ricomporsi

Il “religiosamente corretto”, sotto il velo della pietà e dell’erudizione,
cede al “mercato” e nell’assenza di un “verum” oltre l’uomo che gli faccia
oltrepassare se stesso verso un bene comune (sin-ballein), scende a
risolvere con la forza del Potere a quall’assenza nell’esclusivo valore
della imposizione dei propri interessi e della soddisfazione personale.

Ma gli uomini, ora come allora, “non sanno quello che fanno” ed anzi, più di
allora, cadono nell'”incanto del disincanto”, poichè il gettarsi separati da
tutto e da tutti non è altro che l’incanto del Diabolico (dia-ballein)…
e se la cantano e se la suonano, nel solipsismo dissociato ed edonista,
“finchè la nave và”…in rotta di collisione con un “banale” e REALE iceberg

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L’incanto del “disincanto”ultima modifica: 2010-06-02T23:54:00+02:00da allan11
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