Elaborazione etica dell’invidia

Quando le società erano molto gerarchizzate il risentimento sociale era meno
diffuso rispetto alle società democratiche poichè nelle prime erano solo
piccoli dettagli a fare le differenze.

“Questo “odio immortale”, osserva Toqueville, e sempre più infuocato che
anima i popoli democratici contro il minimo previlegio favorisce
particolarmente la concentrazione graduale di tutti i diritti politici nelle
mani del solo rappresentante dello stato”.

A questa “tentazione totalitaria egualitarista” l’America ha saputo
anteporre la MERITOCRAZIA quale anticorpo a differenza dell’Europa alfiere
dell’interventismo sociale per porre rimedio alle differenze del mercato.

Esempio estremo in questa direzione è la Svezia dallo stato assistenziale
totale, dove questa “elaborazione etica dell’invidia” è riconosciuta dagli
svedesi stessi tanto da essere comunemente etichettata con “svenska
avundsjukan”, ovvero “la regia invidia svedese”

Questa “regia invidia” si può poi sintetizzare ulteriormente nel cosidetto
“Modello di trasparenza” .
“Caduta del segreto, deprivatizzazione, gestione pubblica del privato:
l’ossessione dell’etica comunitaria e socialdemocratica è di giungere a una
trasparenza completa di tutti i rapporti, in tutti i campi della società”.

Ecco dunque all’opera quel “Grande Fratello” che si vorrebbe introdurre
anche qui in Italia nell’ossessione spiona delle illimitate intercettazioni
telefoniche ad opera dello stato-giudice, nella fattispecie.

In sintesi, quindi, solo i paesi che hanno sufficenti “anticorpi
meritocratici” possono disporre di un’elettorato che può usare il voto senza
sfasciare tutto, prerogativa indiscussa di una certa sinistra che, grazie al
cielo, è rimasta fuori dal parlamento sebbene cerchi di farne le veci il
“buffo Antonino”.

Elaborazione etica dell’invidiaultima modifica: 2010-06-06T13:12:51+02:00da allan11
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