Cadeau…

of thisDeadBoy

“Tutte queste considerazioni dovrebbero farci intuire meglio
su quale piano e in che senso liberta’ e grazia si articolino
l’una all’altra; che senso abbia parlare di dono della grazia.
Questa infatti ci deve interessare, per ora, solo in quanto
dono, e non come elementodi un certo contesto dogmatico: non
possiamo cioe’ entrare nel merito di questioni teologiche, ma
rimanere fedeli al nostro punto di vista. Si puo’ dire che un
dono sia semplicemente un *transfert*, un trasferimento di un
oggetto da una persona ad un’altra? Direi di no. Supponiamo
infatti che io abbia fatto un dono a qualcuno e che costui mi
stia ringraziando; se io lo interrompessi dicendo laconicamente:
<<non si tratta che di un transfert>> provocherei in lui una
reazione poco piacevole. Transfert significa, infatti, trasferire,
far passare un oggetto da me a lui, come nel caso specifico di
una somma di denaro che io trasferisco dal mio conto a quello
di un’altro. Anche se materialmente compio un’azione del genere,
in realta’ essa esprime un qualcosa di ben diverso: qualsiasi
dono e’ sempre un dono di se’, per quanto difficile sia pensarlo
in questi termini; nessun dono puo’ ridursi percio’ ad un semplice
transfert. Inoltre il dono ha sempre un carattere incondizionato;
dire a qualcuno <<ti regalo questa casa, ma a condizione che tu
introducca i cambiamenti che voglio io e che tu riceva solo le
persone che ti diro’>> non significa donargli realmente la casa.
Non si dona in vista di un fine determinato, per esempio per
legare a se’ con legami di riconoscenza colui al quale ho fatto
il dono: donare non significa sedurre.
Tuttavia c’imbattiamo in una difficolta’: se ammettiamo che il dono
e’ privo di qualsiasi finalita’, non priviamo forse il dono del
suo significato? Direi che si deve andare oltre la stessa
finalita’ (come fece gia’ notare Bergson) per cui donare
significherebbe proprio diffondere, o meglio diffondersi”

Ciao!!!

Cadeau…ultima modifica: 2010-06-07T00:34:08+02:00da allan11
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