Se vai a casa di un “relativista” doc te ne accorgi subito perchè ha i muri
pieni di orrori inenarrabili.
Quadri astratti della più assoluta insignificanza alternati con maschere
africane comprate si in Africa ma in tutto e per tutto uguali a quelle del
vù cumprà sotto casa
In qualche angolo ci trovi gli immancabili “congas” e donnine simil
Modigliani.
Nei casi peggiori pure le poltrone sono ricoperte da provvisori teli
multicolori modello “alla cazzo di cane” di provenienza sempre africana con
la variente della provenienza indiana.
Ma è sicuramente uno dei due, non puoi sbagliare
Altri ancora hanno alle pareti improbabili papiri egiziani che si vede
lontano un miglio che son fatti in serie per turisti gonzi come certe
“Pietà” di Michelangelo o “David” di Donatello fatti in gesso o in bronzo
appositamente per giapponesi e prossimamente cinesi.
A volte hanno anche qualcosa di australiano o sud americano tanto per non
farti dimenticare il loro Dogma, il loro Verbo.
Perchè il “relativista” horribilis ha un suo CREDO indelebile:
IL VIAGGIO
Novelli Kerouak idolatrano invariabilmente una persona:
CHATWIN
http://it.wikipedia.org/wiki/Bruce_Chatwin
del quale hanno tutti i libri dell’Adelphi in bella mostra nella loro
libreria.
E con questo credono di non aver bisogno di nessun’altro libro, che infatti
non c’è.
Ma poi vi racconterò il resto……