L’agonia del “Moderno”

Il vero scontro in atto, di cui l’episodio dell’Univesità La Sapienza è solo
una delle tante manifestazioni destinate ad aumentare, è tra la pretesa
“fenomenica” del pensiero “Moderno” che vorrebbe “incapsulare” il tutto
nella “Storia-Scienza-Divenire” ed il risveglio di un “pensiero” più ampio
che inizia un secolo fà con il “ritorno dell’interiorità”  e che sfocia
presumibilmente in quell””Essere” di cui il “Moderno” aveva dimenticato
l’esistenza.

Si potrebbe quasi osar dire che lo scontro Freud-Jung sia stato il
precursore essendo, a una prima visione, quella freudiana  più confacente ai
dettami di detto “modernismo-storico-scientifico” e, alla quale, segue poi
Jung con i suoi “Archetipi”, sui quali ci si confronta tutt’ora se di
origine evoluzionistica o trascendentale visto che lui stesso non è mai
stato ne chiaro ne definitivo, archetipi si diceva quindi, la cui origine
misteriosa,  genetici inoltre del linguaggio tutto, , apre ad un’inconscio
tutto da definire e misterioso.

Come si scopre altrettanto misterioso poi il “Desiderio”, incapsulato ieri
nella genesi paradisiaca del ventre materno e oggi risibile agl’occhi degli
stessi freudiani che tali non son più poichè letteralmente impossibile
diventare membri di detta cerchia essendo la Melanie Klein e il
“Pre-edipico” parte integrante di quella  scuola di formazione.

Certo quindi che la pretesa “Moderna” dell’origine religiosa in un “bisogno”
e un “sentimento” tutto e SOLO interiore, alla luce odierna è pensabile solo
da chi ignora la materia dello studio del profondo e resta ancorato
riassunti-divulgativo-dilettanteschi più ridicoli.

Come il “Medioevo” è stato “introverso” e il “Moderno” “estroverso”, si
assiste ora, non certo a livello di massa ma solo nelle sue élites più
preparate e attente,  a un ritorno e un ripiegamento sull’interno destinato
a proseguire, non fosse altro che per omeostasi, per lungo tempo ancora
essendo questo un processo solo agli inizi, anche se con radici profonde,
come bene Habermass ha intuito per primo, e cioè quella
“Post-secolarizzazione”, che è poi solo un modo gentile e “debole” per
dichiarare la “Morte del Moderno”

Per altri versi poi, nella sfera politica, proprio dalle frange più vicine
al pensatore tedesco, si generà un’unione con il pensiero cattolico che da
origine al Partito Democratico, speranza per tutti che sia in grado di
contrastare il potere abnorme di un’altra sfera  oltre quella “scientifica”
e cioè quella “giudiziaria”, fruitrice, in questo periodo di crisi
dell'”intermedio” tra due epoche, di un potere inusitato proprio perchè
espressione principale nonchè ultima di quel “Moderno” che senza “Verità”
delega all'”ermeneutica giuridica” il surrogato della stessa degenerata e
banalizzata in “consenso”.

“Scienza” da un lato e “Potere giudiziario” dall’altro, sferrano
violentissimi “colpi di coda” come bestie accerchiate da un loro nemico
quasi invisibile ma di cui percepiscono angosciosamente una presenza che
decurterebbe drasticamente le loro pretese egemoniche.

Probabilmente, una volta superati questi due ostacoli, anche se ci vorrà
tempo, verrà finalmente allo scoperto quell’irrazionale primato economico e
di potere che si nasconde dietro questi “nobili” servi e forse, ma qui siamo
già nell’utopia e nel sogno, qualcosa potrebbe cambiare nell’assetto  della
vere giustizia, prima in Italia, poi in Europa, poi chissà…

Comunque una cosa è certa:
In Italia si stà giocando una grossissima partita e, il nostro Paese, sarà
anche il fanalino di coda dell’Europa da un punto di vista economico ma non
certamente da quello CULTURALE, dove è all’AVANGUARDIA  per le “storiche”
partite che si stanno giocando sul suo terreno e per i cambiamenti
conseguenti che, seppur ora solo battiti di ali di farfalla, in lontananza
potrebbero domani portare uragani.

L’agonia del “Moderno”ultima modifica: 2010-06-07T14:18:30+02:00da allan11
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