Il Tardo-moderno (definizione preferibile a Post-moderno, che è già un
“racconto” chiuso nel suo autocompiacimento) si caratterizza, in questo
momento storico, per la delega alla Scienza del “benessere” umano.
Ma conosce veramente, la Scienza, cio che è l’autentico benessere
per l’uomo ?
Parto da una breve digressione.
Chi non ha mai dato un’occhiata al proprio oroscopo sui giornali ?
Ecco allora che si viene informati di tre cose presumibilmente della
maggiore importanza:
La MIA vita amorosa. (Amore)
La MIA vita economica. (Denaro)
La MIA salute (Salute)
MIE,…e non degl’Altri.
In altri termini, “ognuno per sè, “stelle” per tutti” !!
Beh, la Scienza opera allo stesso livello
La MIA salute.
La MIA vita più lunga
Insomma, quello che voglio dire è che è sempre l’IO il primario interesse, e
non l’Altro.
Ora quindi torniamo alla domanda posta sopra, e cioè se la Scienza SA’ cos’è
l’autentico benessere umano.
Osservando la natura profonda del “Desiderio”
http://www.psychomedia.it/pm/human/philos/ciaramelli.htm
http://mondodomani.org/dialegesthai/fc01.htm
http://www.psychomedia.it/pm/human/philos/benv-ciara.htm
si scopre di come questo sia , viceversa, indirizzato all’Altro con una
curiosa analogia con l'”Amatevi come io vi ho amato” di cristiana memoria.
Vorrei far notare che non stò parlando di Cristo sulla base di fede o altro,
ma solo sulla base delle ragione e nient’altro.
Diciamo pure che il “senso comune” è lontano anni luce dalla percezione
della preferibilità razionale di un discorso di “altruismo”, “servizio”,
“dono”, “amore”, “carità”, “essere”, “individuazione”, “libertà” eccetera,
ma, viceversa permane in uno stato di “soggettivismo narcisista”, “Io”,
“potere”, “odio”, “possesso”, “conformismo” eccetera.
Come si fa ad uscire da questo blocco narcisistico della nostra vita,
eudemonisticamente, nel nostro interesse, nella direzione suggeritaci dal
Desiderio profondo, “tonalità fondamentale del sentimento che costituisce
l’intenzionalità dell’affettivo” ?
Beh, una cosa è certa.
Non sarà la Scienza a salvarci !
Forse la filosofia, forse la psicologia, forse la religione, ma non certo la
scienza, medica, poi, soprattutto, che come ci insegna Husserl, apprende dai
cadaveri, e della vita vera non sà un bel nulla.