Noi siamo figli del Novecento, un secolo in cui gli elementi bestiali e criminogeni della storia umana si sono introdotti nella vita del mondo con le maschere dell’ateismo di stato e del paganesimo razziale ed eugenetico, non con lo scudo del fanatismo cristiano di cui si chiacchiera. Ma perché non vi occupate del fallimento della razionalizzazione nella storia ?
Tutto il ragionamento messo in piedi dagli allarmisti del laicismo, anche
nelle forme più scombiccherate, si basa su questo assunto: la chiesa vuole
fare politica, invade le prerogative dello stato, vuole piegare il libero
pensiero all’obbedienza confessionale. Balle: la chiesa giovanpaolina e
benedettina vuole impedire alla politica di farsi religione immanentista e
idolatra, di imporre fonti morali proprie, si batte contro l’eticità dello
stato e di quegli ordini legislativi e giuridici che vogliono conformare la
terra al dogma ideologico prevalente (tra i quali ordini non c’è l’ordine
costituzionale americano, liberale e anche radicalmente libertario, ma non
giacobino e irreligioso e nemico del diritto naturale).
Poi è la solita lezioncina spiritualista e fai da te su quale sia il vero Dio in
cui eventualmente credere: il Dio del soggetto credente, aggiustato come
capita, rivelato come si desidera, un Dio a scelta da supermercato delle
bellurie moderne. Perché altrimenti, come dimostrerebbe il caso Binetti, i
cristiani avranno la tentazione di cambiare le vicende terrene “con
miracoli, preghiere, atti di forza”. Preghiere come atti di forza? Ma che
dite !?
Giuliano Ferrara