Se li conosci li eviti

Retorica

“Eh via ! Senta; io odio la retorica, vecchia bugiarda fanfarona, civetta
con gli occhiali.  La retorica, sicuro, ha foggiato questa bella frase con
tanto di petto in fuori: “Ho la mia coscienza e mi basta”.  Già!  Cicerone
prima aveva detto: Mea mihi coscientia pluris est quam hominum sermo.
Cicerone però, diciamo la verità, eloquenza, eloquenza, ma… Dio ne scampi
e liberi, caro signore!
 Nojoso più di un principiante di violino!

Luigi Pirandello “Il fu Mattia Pascal”
pag.98

 

Falsi anticonformisti

“Sono tanto creature dell’opinione pubblica quanto conformisti – attori del
nonconformismo nel teatro dei conformisti, i quali ammirano e applaudono il
nonconformismo di certe specie, QUELLE CHE RADICALIZZANO LE OPINIONI GIA’
DOMINANTI.

Ecco spiegati i vari Grillo, Luttazzi, Rossi, Guzzanti & C:

 

I marxisti non usano un linguaggio marxista

Sartre, Camus, Kafka, Dostoevskij, Nietzsche e Heidegger, Weber, Freud,
Kojève, Benjamin, Merlau-Ponty. Rousseau può ancora vincere laddove Marx non
riscuote più applausi.
Oggi, nel linguaggio popolare, l’ideologia è interpretata come cosa buona e
necessaria, anche se è definita “sogno”, “dreamer” o simili.
L’evoluzione del termine è stata resa possibile dall’abbandono, favorito da
Nietzsche, della distinzione tra vero e falso nelle questioni politiche e
morali. Gli uomini e le società hanno bisogno di miti, non di scienza, con i
quali vivere. Insomma l’IDEOLOGIA DIVENTO’ IDENTICA AI VALORI ed è per
questo che è iscritta nel libro d’oro dei termini con i quali viviamo

L’ininterrotto sforzo della generazione mutante di marxisti è stato quello
di derazionalizzare Marx e trasformare Nietzsche in un pensatore di
sinistra.
Fu Gyorgy Lukàcs, il più eminente marxista del secolo ad iniziare il gioco.
Il Marx maturo non aveva quasi niente da dire in fatto di arte, musica,
letteratura o educazione o su ciò che sarebbe la vita dell’uomo una volta
scosso dal giogo dell’oppressione.
Dato che i nietzschiani parlano così meravigliosamente bene di tutte queste
cose perchè non appropriarsi di ciò che hanno detto ?  Così si impadronirono
dell'”ultimo uomo” che identificarono con il borghese di Marx, e del
“superuomo” che identificarono con il proletariato vittorioso dopo la
rivoluzione

I più grandi narratori e poeti europei degli ultimi duecento anni erano
uomini di destra; e sotto quest’aspetto Nietzsche è semplicemente il loro
complemento.
In un modo o nell’altro il problema era l’uguaglianza, dove non c’è posto
per il genio.
Sono dunque l’esatto contrario di Marx

…a Parigi, dove a partire dalla Liberazione, il principale “métier”
filosofico  è stato smontare Nietzsche e Heidegger e ricostruirli a sinistra
…a Bologna , invece, Umberto Eco, ha smontato invece la filosofia
anglosassone allo stesso scopo.

Poi ci sono ancora imbecilli che si credono intelligenti e che dicono che il
comunismo non c’è più !!

 

Teleologia

Quello che nessun pensatore importante ha fatto dopo la morte di Dio
nietzschiana, cioè tornare a una visione pre-illuministica della natura.
NATURA considerata poi come “pienezza nel proprio genere che ciascun essere
cerca di raggiungere”.

 

Scelta ontologica

   INDIVIDUALISMO                               COLLETTIVISMO

     Processi interni                                Espressioni esterne

                                                             Linguaggio

      Cognizioni                                        Sociologia
       Intenzioni                                        Sociologia della
                                                             conoscenza

                                                            “PIROTECNIA
                                                             VERBALE”

     PSICOLOGIA                                     SOCIOLOGIA

 

 Babbo Natale

“Quando ero un giovane docente a Cornell, una volta ebbi una discussione
sull’educazione con un professore di psicologia.  Sosteneva che la sua
funzione era liberare gli studenti dai pregiudizi.
Li abbateva come birilli.
Cominciai a chiedermi con cosa li sostituiva.
 SEMBRAVA NON AVERE IDEA DI COSA COSTITUIVA IL CONTRARIO DI UN PREGIUDIZIO.
 Mi ricordava il ragazzino che, quando avevo quattro anni, mi informò che
non esisteva nessun Babbo Natale, che voleva che mi immergessi nella
scintillante luce della verità.  Questo professore sapeva cosa significavano
questi pregiudizi per gli studenti e che effetto avrebbe avuto toglierglieli
?
Credeva che ci fossero verità che potessero guidare la loro vita come
facevano quei pregiudizi ?
Aveva pensato al modo di dare agli studenti l’amore per la verità necessaria
per cercare credi  senza pregiudizi , o invece LI RENDEVA PASSIVI, DESOLATI,
INDIFFERENTI E SOGGETTI AD AUTORITA’ COME LA SUA o come il miglior pensiero
contemporaneo ?
Il mio informatore su Babbo Natale CERCAVA SOLO DI FARSI BELLO, DIMOSTRANDO
LA SUA SUPERIORITA’.
Non aveva creato il Babbo Natale che doveva esistere per essere rinnegato.
Pensate a tutto ciò che impariamo sul mondo della fede degli uomini nei
Babbo Natale, a tutto ciò che impariamo sull’anima da coloro che vi credono.
Invece strappare metodologicamente dall’anima l’immaginazione che proietta
dei ed eroi sulla parete della caverna non promuove la conoscenza
dell’anima; LA LOBOTOMIZZA, ne limita il potere.
Mi trovai a rispondere al professore di psicologia che personalmente cercavo
di insegnare ai miei studenti dei pregiudizi, dal momento che oggi – con il
diffuso successo del suo metode – AVEVANO IMPARATO A DUBITARE DEI CREDI
ANCOR PRIMA DI CREDERE IN QUALCOSA.

La mente che all’origine non ha pregiudizi E’ VUOTA

Allan Bloom

Alle “radici” del Bene e del Male

Melanie Klein mette in luce come nella relazione pre-edipica tra il bimbo e
la madre sia l’origine, quindi INSUPERABILE, del profilo etico della
coscienza umana;  il fatto, cioè, che il contatto fisico con la madre
coinvolge SUBITO la percezione di bene e male.
In questo modo si può affermare che la NORMA dell’uomo è NELL’uomo e non si
aggiunge successivamente come sembrano ritenere quanti prospettano il
tramonto dell’umanesimo ad opera della tecnica.

 Cosmo morale e squallidi “valori”

“L’educazione morale non può esistere se non riesce ad offrire
all’IMMAGINAZIONE del giovane la visione di un COSMO MORALE e della
ricompensa per il bene e della punizione per il male, sublimi parole che
accompagnano e interpretano azioni, protagonisti e antagonisti nel dramma
della scelta morale, il SENSO delle poste messe in gioco con tale scelta e
la DISPERAZIONE che viene quando il mondo è “DISINCANTATO”..  Altrimenti
l’educazione si trasforma nel vano tentativo di dare “VALORI” ai bambini.
……………….
I VALORI SONO COSE VERAMENTE SQUALLIDE
………………..
Tale educazione è poco più che PROPAGANDA, e la propaganda non funziona,
perchè le opinioni o i valori a cui si arriva sono fuochi fatui, privi di
consistenza, senza radici nell’esperienza e nella passione, le vere basi del
ragionamento morale.  Inevitabilmente tali valori cambiano quando cambia
l’opinione pubblica.  La nuova educazione morale non ha niente del genio che
genera l’istinto morale, o la seconda natura, che è il prerequisito non solo
del carattere, ma anche del PENSIERO.
……………………
Il graduale spegnersi nell’anima dei giovani delle antiche eco
politiche(Padri costituenti) e religiose(Bibbia) spiega la differenza tra
gli studenti (di ieri e di oggi n.d.r.)  La perdita dei (grandi) libri li ha
resi più limitati e ottusi.
Più limitati perchè mancano di ciò che è più necessario, di una base reale
di scontentezza del precedente e della consapevolezza che esistono
alternative ad esso.  Sono più contenti di ciò che è e al tempo stesso
disperano di riuscire un giorno a sfuggirgli.  Si è attenuato il desiderio
di ciò che è al di là.  I modelli stessi di AMMIRAZIONE e DISPREZZO sono
scomparsi.  Più ottusi perchè privi della capacità di interpretare le cose,
senza poesia o IMMAGINAZIONE, la loro anima è come uno specchio, non della
natura, ma di ciò che è attorno.  SENZA L’AIUTO DELLA GRANDE LETTERATURA NON
E’ POSSIBILE LA RAFFINATEZZA DEGLI OCCHI DELLA MENTE, che permettono di
vedere le sottili distinzioni tra uomini, tra le loro azioni e le loro
motivazioni e che sostituisce un vero GUSTO.
………………………….
(Che ne è…)….dell’entusiasmo e curiosità del giovane Glaucone nella
REPUBBLICA di Platone, che è indotto dal suo EROS a immaginare che in serbo
per lui ci sono splendide soddisfazioni a proposito delle quali non vuole
essere ingannato e per conoscere le quali cerca un maestro ?

Allan Bloom
“La chiusura della mente americana” pag 51

PS Attenzione, il titolo del libro è ingannevole: “La chiusura della mente
americana” è tale nella misura in cui assomiglia o copia quella OTTUSA
EUROPEA. L’invito è infatti a distanziarsi e recuperare la propria
tradizione dei Padri Fondatori, Costituzione, Bibbia  eccetera, eccetera,
eccetera.

La Filosofia oggi

La filosofia oggi si è ridotta oggi solo a un “quieto vivere”, un gioco da
“Settimana Enigmistica”.
La sostituzione della ricerca della “VERITA'” con quello di “LIBERTA’
ASSOLUTA” impedisce il confronto, la correzzione degli errori, l’elevazione
per sostituirla con l’appiattimento generalizzato curiosamente funzionale
alle multinazionali del CONSUMO, unico strumento rimasto di distinzione.
E’ una “pace” pagata a caro prezzo : quella della riduzione dell’uomo a
oggetto vuoto, meccanico e soprattutto “artificiale”.
Artificiale perchè l’abolizione della Verità ha come conseguenza quello
della “Psiché”, dell’Anima.
Certo Dio non sarebbe morto se non ci si desse da fare, alacremente, tutti i
giorni per farlo morire, per crocifiggerlo “delicatamente”, “gentilmente”,
“bonariamente”.
Ma i primi contraccolpi già si avvertono:
Il “Bullismo”, ad esempio, che c’è un bel da sperare di risolverlo senza
un’adeguata “rivoluzione culturale” che sola potrebbe arginarlo poichè è
proprio quel clima a generarlo.
La “libertà assoluta” che si esprime nella equivalenza delle “OPINIONI” è il
contrario della “CONOSCENZA”.
Non meravigliamoci quindi del dilagare dell'”IGNORANZA” tra i giovani e del
conseguente primato della “VIOLENZA”.
Fuori e dentro di loro, nella fattispecie dell'”AUTODISTRUZIONE” oggi tanto
prestigiosa  tra loro dall’aver sostituito quel surriogato di “nobiltà” che
era, in passato, il Don Giovanni.

Le nostre élite intellettuali, nel loro testardo rifiuto di Dio ci hanno
portato a questo ed ora stanno a guardare, compiaciuti, giocando al
“monopoli” della “logica formale astratta”, il loro bello spettacolo e il
loro plebeo trionfo.

 

PUBBLICITA’ E FILOSOFIA
La “pubblicità”, lungi dall’affidarsi alle strutture logiche elaborate dalla
“corteccia” cerebrale si rivolge al cervello “rettiliano”, la zona in cui
risiedono gli istinti e le emozioni.
La regola numero uno del pubblicitario è IGNORARE cosa dice la gente a cui,
ad esempio, si rivolge la domanda sul perchè acquisterebbero un’auto.
La risposta scontata è : bassi consumi, sicurezza, affidabilità ecc., cioè
una risposta logica dettata dalla corteccia ; …poi ci ritroviamo le strade
piene di SUV.
Il viscerale “amore-odio” che queste vetture comportano son poi un’ulteriore
prova di quanto queste vetture colpiscano a livello emotivo essendo, si sà,
solo l'”indifferenza” a significare disinteresse emozionale.
Ovviamente la spiegazione di “statu-simbol” è una sciocchezza
logico-economicista.
Lo stesso discorso poi vale per tante cose che compriamo, viviamo, amiamo.
Ora mi chiedo:
Se la filosofia, che ambirebbe al titolo di “amore per la conoscenza”, non
sà neppure spiegare perchè portiamo quel paio di scarpe, giriamo con
quell’automobile, scegliamo quella donna e ne condividiamo l’intera
vita….che titoli hanno, questi sciocchini di filosofi, di ardire che “Dio
è morto” se non sanno neanche perchè e cosa mangiano
                                                                                                                                                                                            OTTUSITA’ MARXISTA
L’economicismo della filosofia marxista dalla quale siamo subissati da
decenni nella sua lettura dell’importanza del DENARO, dimostra tutta la sua
ottusità alla luce di un’analisi del profondo.
Lungi dal fermarsi alla superficie questa va a ricercare i codici nascosti
nei comportamenti individuali.
Poco importa poi se il fine è di sfruttarli a proprio favore (pubblicità) o
meno.
Tema che comunque non dovrebbe interessare i nostri logorroici logici visto
che non esistendo verità tantomeno vi possono essere avvicinamenti.
Lasciamo quindi che questi ononanisti tanto abili a nascondere l’unico
racconto di conclamato fallimento, quello loro marxista, neppure consapevoli
dei calzini che indossano come allocchi riempano le Coop di tutta la nazione
in sterili riti di schopping non meno idioti solo perchè cooperativi.

Il DENARO negli USA ha un significato nascosto che ha ben più a che fare con
l’Essere che con l’Avere.
In un paese dove, simbolicamente, TUTTI nascono poveri (radici di
“emigranti”) e dove i titoli nobiliari europei non esistono, il denaro
assume il significato di SENSO D’IDENTITA’ e VALORE

In America ci sono pochissimi “soldi vecchi”.  Meno del 10 % dell’attuale
ricchezza del paese è stata ereditata di generazione in generazione.  Ciò
significa che la stragrande maggioranza della ricchezza, negli Stati Uniti,
appartiene alle persone che l’hanno PRODOTTA..
Prova ne è che non sono i soli aumenti salariali ad aumentare l’autostima se
non sono accompagnati da aumenti di responsabilità ai quali corrisponde un
implicito riconoscimento di valore ben maggiore del semplice denaro.
A ulteriore riprova le ricerche rivelano che gli americani sono il popolo
più caritatevole del mondo.
Anche coloro che sbarcano a malapena il lunario tendono ad essere generosi e
a donare soldi agl’altri.
Questo è dovuto al legame tra “essere delle brave persone” e “aver successo
sul piano finanziario” e la “carità” è una specie di “gara” per assicurarsi
il primato del proprio VALORE.
Magari il “cuore” non ne sarà il motore, ma è sempre meglio dell’ipocrisia
nostrana che, giustificata da un marxismo che poi dimostra alla prova dei
fatti il suo vero CODICE di fondo nel POTERE, disprezza in realtà
gl’emigranti anche se li “clientalizza” solo per i suoi scopi elettorali

                                                                                                                                                                                              FILOSOFI “MOLLI”
Umberto Galimberti :
“Non ho incontrato molti uomini veri nella mia vita.  Ciò che intendo per
“uomo vero” è, semplificando, un individuo talmente sicuro della propria
identità da poter giocare l’esistenza su tutti i piani – il logos e
l’immaginario, la cultura e la natura – una persona tanto forte, dunque, da
potersi permettere di tirare fuori l’altra parte di sé.
Ho incontrato il mio Maestro, il Grande Filosofo, (Emanuele Severino)che mi
ha plagiato con
l’esempio straordinario della sua forza intellettuale, ma la sua biografia
privata mi sembra un disastro completo.  I filosofi – anche se guardiamo il
passato – hanno quasi sempre vicende personali rovinose : sono i più
indifesi, i più “foderati”; giocano con le idee perchè non sanno incontrare
la gente.
………….
Ma io ero abituato a sentirmi a casa mia con i concetti ; con le immagini mi
trovavo completamente spiazzato, anche se è quest’ultima la forma che mi
interessa veramente.
……………
Non solo abbandonai la filosofia in senso stretto, la filosofia intesa come
insieme di linguaggi formalizzati; smisi insomma di fare il filosofo “duro”
e incominciai a fare il filosofo “molle”.

Marisa Rusconi – Amore plurale maschile – Rizzoli 1990…pag.91, 94.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      MANIERISMO E FILOSOFIA
Ovvero l’abbandono dello studio della NATURA, viziando l’arte con la
MANIERA.
Poetica eminentemente FORMALISTA, fredda imitazione, VIRTUOSISMO FINE A SE’
STESSO, grave decadenza, MANCANZA di ISPIRAZIONE AUTENTICA.
                                                                                                                                                                                                 GRAMMATISIA
“Hai tenuto a schifo
la gente o torto ‘l grifo
per tua grammatesia”
________

“Que’ che prende il quarto pe’ capegli
non vuole alcun servire ne onorare
disprezzando ognun…
e questo modo si fa nominare
gramaticia”
__________

Dottrina pedantesca; il parlar difficile
Al figur : alterigia

SCOOP !!!  ANCORA PRIMI !!!
E’ appena uscito il nuovo “Guinnes dei primati 2006” e i comunisti si
assestano ancora nelle primissime posizioni nella categoria criminali di tutti i tempi.
Mao resta il più grande, mentre con Stalin e Pol Pot mantengono saldo la
leaderchip del podio.
Solo molto staccati i Nazisti, fascisti e Pinochet.
I Cattolici, come al solito dimostrano la loro incapacità assestandosi nelle
ultime posizioni con solo seicento mila morti in tre secoli.
DILETTANTIIiiiiiiii…..
                                                                                                                                                                                                                                         IPOCRISIA MARXISTA
Loro anno fatto più di cento milioni di morti in questo secolo, ma è stata
una svista  perchè loro sono BUONI e l’hanno fatto per il BENE.
I cattolici, invece l’hanno fatto per il POTERE
Per forza ora poi si barricano dietro al “relativismo”
In realtàdovrebbero essere processati tutti per COLLABORAZIONISMO !!!
COMPAGNI, I VOSTRI ERRORI…
….ve li scausate bene con il “Realtivismo”,…VERO ?!?!

 

Se li conosci li evitiultima modifica: 2010-06-07T16:33:00+02:00da allan11
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